domenica 18 aprile 2010

I peccati della Chiesa

La recente attenzione mediatica verso gli scandali di abusi sessuali di preti e componenti del clero non è dovuta ad episodi più eclatanti o sconcertanti di questo genere avvenuti negli ultimi tempi. No, di casi di pedofilia ce ne sono sempre stati e se ne è anche abbastanza parlato da alcuni decenni a questa parte. E' grazie alle nuove pressioni della stampa estera, inglese e americana, che si è tornati a discutere del problema, ma questa volta in maniera diversa: con la volontà di giungere a delle soluzioni pratiche, di risolvere (sembrerebbe) una volta per tutte il problema. Una volontà non manifestata dalle gerarchie ecclesiastiche, che commentando a questi episodi hanno sempre descritto il caso come isolato, dimostrando una certa impotenza della Chiesa di fronte alle malvagità dell'essere umano, ma manifestata dalla società laica che grazie alla stampa, all'indignazione della società civile, e perchè no anche della magistratura, sembra voler farsi carico del problema e annientarlo una volta per tutte, anche se a farne le spese sarà l'immagine e il prestigio dell'autorità ecclesiastica. E' il potere della Chiesa che è stato ed è ancora uno maggiori freni all'accusa e alla condanna delle malefatte del clero. Ed ecco introdotto un nuovo e importante argomento di discussione.

Ciò che lecitamente ci si potrebbe chiedere è: ma perchè i preti compiono tali atti? cosa li spinge? Sessualità repressa? Forse. Fatto sta che per liberarsi di tutte le pulsioni sessuali cui un prete non ha mai potuto e non può dare sfogo, la migliore soluzione non è quella di riversarle su bambini innocenti, cosa che oltre ad essere moralmente terribile è anche reato. Ecco perchè, secondo me, il celibato sacerdotale non è la causa del problema.
Un funzionario della Chiesa Cattolica compie molestie perchè sa che può. O meglio, sa che riesce a farlo, e senza nemmeno incorrere in spiacevoli conseguenze. E' il potere e l'autorità della Chiesa che glielo permettono, e lui si sente portatore di questo potere e autorità. Sa che la sua vittima accondiscenderà alle sue richieste e non rivelerà ciò che subisce. Anzi, potrebbe essere addirittura convinta della giustezza di ciò che gli è stato fatto. Ma non solo, il prete molestatore sa che se venisse scoperto, il Vaticano lo coprirebbe, insabbiando il caso, e riceverebbe attestati di solidarietà da tutta la comunità che guida, cirocstanza già verificatasi, e per di più in Italia. Causa principale di questi atti di molestia è quindi il potere discendente dall'autorità religiosa a cui il prete molestatore fa capo.

La Chiesa può quindi beneficiare di questo potere, e lo ha fatto finora da duemila anni, per sfuggire da tutte le accuse agli orrendi crimini da essa commessi. Solo ora, l'imponente edificio sta subendo i notevoli colpi inferti da una indignata opinione pubblica (straniera) che non sopporta che il capo della Chiesa abbia protetto in prima persona, sia da cardinale che da papa, gli imputati di abusi. E' quindi forse il coinvolgimento personale del papa che ha incrementato la protesta.
Il primo documento che prevede la protezione e l'occultamento dei casi di pedofilia ad opera del clero è la Crimen Sollicitationis, una direttiva segreta del 1962 spedita a tutti i vescovi del mondo che stabiliva le procedure da seguire secondo il diritto canonico, per i preti che si fossero macchiati di pedofilia. Prevedeva l'assoluta segretezza di tutta la vicenda: delle vittime, degli accusati e dei testimoni, pena la scomunica. 40 anni dopo, nel 2001, il cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l'organismo incaricato di vigilare sulla purezza della dottrina della Chiesa, emana il seguito ideale della Crimen Sollicitationis: la De Delictis Gravioribus, che ribadisce l'esclusività di competenza della Chiesa in queste vicende. Per questo atto, Ratzinger è stato anche imputato dalla Corte Distrettuale di Harris nel Texas di ostruzione alla giustizia, visto che erano in corso indagini su preti accusati di molestie. Gli è stata poi concessa l'immunità diplomatica come capo di stato straniero.
Ultimamente, lo scoppio dei casi dell'Irlanda, ha portato il papa a pronunciarsi con una simil-condanna verso i preti pedofili e verso soprattutto gli insabbiamenti. Ma tuttavia sottolinenando che i colpevoli risponderanno a Dio e non ad una autorità di giustizia terrena.

Ma non ci sono solo gli abusi. I peccati della Chiesa sono tanti, e sono sempre stati commessi sin dalla sua fondazione. Dalle crociate, all'Inquisizione, all'antisemitismo, la storia della Chiesa è costellata di crimini e di nefandezze e tutte per difendere gli interessi che un organismo di potere come la Chiesa può avere. Perchè il male della Chiesa, e più generalmente della Religione Cattolica non sono solo i preti pedofili, ma anche i prelati nei Consigli d'Amministrazione.